Megayacht
Feadship “Obsidian”, rotta verso la neutralità carbonica
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Obsidian è il primo Feadship di nuova generazione con cui il celebre costruttore olandese punta all’obiettivo di uno yachting sostenibile con operazioni a emissioni zero entro il 2030. La nuova generazione di grandi yacht Feadship promuove la riduzione delle emissioni di carbonio attraverso scafi ottimizzati a velocità di crociera invece che a velocità massima, il controllo dei pesi, una propulsione elettrica ottimizzata e motori alimentati con carburante diesel non fossile (HVO). Le prove in mare di Obsidian sono state infatti condotte con i generatori alimentati da questo biocarburante di seconda generazione che riduce le emissioni di carbonio del 90% rispetto al combustibile fossile.

Le specifiche per questo yacht erano di una maggiore efficienza energetica ed emissioni di CO2 inferiori a Savannah, innovativo yacht ibrido di Feadship varato nel 2015. Secondo le stime di Feadship, l’impatto ambientale di Obsidian è del 27% inferiore rispetto a un moderno yacht della stessa categoria varato cinque anni fa e alimentato con combustibili fossili, e del 60% in meno utilizzando l’HVO.

LE SOLUZIONI PER L’EFFICIENZA ENERGETICA E LA RIDUZIONE DEI CONSUMI

Per realizzare Obsidian, il primo passo è stato ispirarsi al primo yacht ibrido di Feadship, Savannah, ed evolvere ancora le sue soluzioni innovative. Con il programma Feadship Advanced Electrical Drive per ottimizzare l’alimentazione ibrida diesel-elettrica, la capacità di accumulo elettrico di Obsidian si è attestata 4,5 volte superiore rispetto a Savannah, mentre l’utilizzo di propulsori controrotanti Veth ha permesso di eliminare alberi di trasmissione e timoni, guadagnando in questo modo efficienza grazie alla minore resistenza idrodinamica. La soluzione propulsiva fornita da Veth, utilizzata dalle unità navali compatte che operano sui fiumi, è stata considerata ideale per uno yacht dal pescaggio relativamente basso, permettendo anche di ridurre al minimo le vibrazioni, altra caratteristica chiave del progetto.

Ad alimentare tutto è un banco di batterie da 4,5 MWh ricaricate da quattro generatori: due unità grandi e due piccole, a velocità variabile, basate su motori Cat C32 ottimizzati con alternatori a magneti permanenti che forniscono la potenza necessaria. Mentre Savannah (2015) e Lonian (2018) operavano a 560 volt, il sistema DC su Obsidian è da 1000 volt in quanto lo yacht è completamente alimentato dall’elettricità. Un totale di 560 moduli batteria sono alloggiati in una speciale camera refrigerata a centro nave sul tank deck, rivelando un altro vantaggio del sistema ibrido: i componenti non devono più essere adiacenti. I propulsori si trovano nella posizione migliore per il governo e il flusso d’acqua, mentre i generatori e i relativi sistemi di scarico, le batterie e il quadro elettrico, si trovano altrove per una distribuzione ottimale dei pesi e facilità di accesso. Obsidian è in grado di navigare per 35 miglia nautiche a 10 nodi utilizzando esclusivamente le batterie. Quando lo yacht è all’ancora, le batterie possono invece garantire energia silenziosa per 10-15 ore.


Sala batterie

© Feadship

La sola propulsione avanzata, tuttavia, non era sufficiente per consentire la riduzione dei consumi richiesta. Gli ingegneri di Feadship hanno infatti rilevato che circa il 60% dell’energia assorbita viene utilizzata per alimentare i servizi di bordo: aria condizionata, riscaldamento, acqua calda, illuminazione, cucina, elettronica di intrattenimento, piscine e servizio di lavanderia. Era quindi necessario focalizzarsi sui consumi dei servizi hotel. Le soluzioni identificate vedono la riduzione del carico di picco e della domanda HVAC attraverso una gestione computerizzata della climatizzazione delle aree ospiti ed equipaggio. Ma dal momento che la produzione e l’utilizzo di energia crea calore, recuperare il calore indesiderato utilizzandolo per altri scopi era un obiettivo chiave. Su ogni 100 kW di energia creati da un comune motore a combustione interna, solo il 35-40% è energia meccanica effettiva, il resto è calore, solitamente scaricato fuori bordo con il sistema di raffreddamento ad acqua e nei gas di scarico. Il team di progettazione e ingegneria di Feadship ha pertanto studiato un sistema molto più completo rispetto al semplice utilizzo dell’acqua di raffreddamento del generatore per riscaldare la piscina, un processo che oggi è diventato uno standard per molti costruttori di superyacht.

Considerando che il 25% del fabbisogno energetico dei servizi hotel serve per produrre calore, è stato identificato il sistema che assorbe maggiore energia per la produzione di calore: l’impianto di condizionamento. Per deumidificare sufficientemente l’aria di mare circostante, il sistema HVAC deve infatti portare l’aria in ingresso alla temperatura di circa 7 gradi, che ovviamente è troppo bassa per poter essere considerata gradevole, motivo per cui occorre poi riscaldare nuovamente l’aria alla temperatura desiderata.

Gli impianti di condizionamento convenzionali in genere utilizzano un elemento riscaldante elettrico, su Obsidian viene invece recuperato il calore disperso. Il calore residuo non solo viene catturato dai generatori, ma anche dagli stessi refrigeratori AC. Questa non è solo energia gratuita, è essenzialmente priva di carbonio perché riutilizza il calore accidentale generato da un’altra funzione. Sollecitati a esplorare tutte le strade, gli ingegneri di Feadship hanno introdotto un innovativo sistema a pompa di calore che ricava riscaldamento da varie fonti, inclusa l’acqua di mare. L’utilizzo di una pompa di calore, che trasporta l’energia termica da un luogo all’altro, è cinque volte più efficiente rispetto alla semplice produzione di calore ottenuta con una normale serpentina di riscaldamento elettrica.

Poiché il percorso verso un superyacht a emissioni zero va ben oltre una singola soluzione, per Obsidian si è studiata anche una nuova forma dello scafo. Gli architetti navali di De Voogt hanno così progettato uno scafo basso e snello, ottimizzato per la velocità di crociera. La complessa ingegneria per l’equilibrio e la riduzione dei pesi include nuove applicazioni della fibra di carbonio. Gli sbalzi a persiana del ponte di poppa, ad esempio, sono tutti in fibra di carbonio, attaccati alla sovrastruttura in alluminio, senza l’uso di pilastri di supporto. Questo vantaggio in termini di peso ha anche offerto nuove possibilità di layout del ponte.

LAYOUT


© Feadship

Il layout è audace e moderno, in sintonia con il profilo esterno. Sia lo stile esterno che il design degli interni sono stati curati da RWD in collaborazione con Monk Design.

Gli spazi interni sono destinati a sorprendere, come la scala asimmetrica dell’atrio che conduce alla sala da pranzo del ponte inferiore dove un’intera parete si apre per offrire una vista sulla terrazza, a 75 cm sopra il livello del mare.

Verso poppa c’è la Aqua Lounge, dove enormi finestre sotto il livello del mare offrono una vista unica dalla palestra adiacente. L’Aqua Lounge può anche fungere da cinema e persino da aula.

Dai ponti agli interni, il leitmotiv del design è tutto incentrato sulla sorpresa: la maggior parte dei corridoi e molte delle stanze, così come tutti gli spazi abitativi all’aperto, non sono orientati su un asse di prua e di poppa o di traverso. Infatti, ad eccezione delle cabine, nessuna delle stanze interne ha angoli di 90 gradi. Una scala nascosta per uno studio e un salone retrocesso sul ponte principale sono solo altri due degli elementi interni inaspettati. Probabilmente la sorpresa maggiore riguarda l’uso di ancore sottomarine. L’eliminazione del ponte di ormeggio a prua ha permesso ad Obsidian di disporre di una fantastica observation lounge a prua con finestre a tutta altezza e doppio vetro curvo. L’accesso avviene tramite un corridoio del ponte principale dalla zona degli alloggi per gli ospiti, attraverso il garage del tender.

In linea con il tema della riduzione delle emissioni di carbonio, entrambi i tender principali dello yacht sono elettrici e realizzati su misura da Tenderworks. Quattro stazioni di ricarica rapida consentono la ricarica in acqua o nel garage.

Per la prima volta dopo molti anni, Feadship ha consegnato uno yacht con una sala macchine sviluppata su un unico livello, consentendo ai progettisti molta più libertà nella creazione del layout interno. Questo ha permesso di ricavare più spazio per gli ospiti, dedicando loro un totale di sette cabine. Il volume di questo yacht di 84 metri è infatti tipico di un Feadship di 100 metri.


© Feadship

SPECIFICHE TECNICHE
Lunghezza f.t.:84,20 metri
Larghezza massima:13,65 metri
Pescaggio:3,75 metri
Capacità carburante:240 m³
Capacità acqua dolce:50 m³
DESIGN
Architettura navale:Feadship De Voogt Naval Architects
Exterior design:RWD / Monk Design
Interior design:RWD / Monk Design
PROPULSIONE
Generatori:4x custom Caterpillar C32 / permanent magnet
Propulsione:2x VETH L-drive 1550i
Velocità massima:17 nodi
Velocità di crociera:12 nodi
Autonomia:8.000 mn a 12 nodi
SISTEMAZIONI
Armatore:2
Ospiti:12
Equipaggio:27
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