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Le autorità marittime francesi hanno terminato le indagini e diffuso la relazione riguardante l’incendio che il 17 novembre 2015 si sviluppò a bordo della Le Boréal, mentre si trovava nelle acque di Cape Dolphin, a nord delle Isole Falkland, in occasione di una crociera in Antartide di 11 giorni. A bordo c’erano 347 persone, di cui 194 passeggeri.
Il rapporto ufficiale rivela che l’incendio è stato causato da un errore del secondo ufficiale. Anziché smontare il filtro del carburante del DG4, il cui indicatore segnava il rosso, egli sarebbe invece intervenuto sul filtro del DG3. Poiché questo era in funzione e quindi sotto pressione, il filtro avrebbe cominciato a perdere combustibile.
Il liquido avrebbe prima raggiunto la turbina del terzo generatore diesel, incendiandosi, e le fiamme si sarebbero poi propagate sui ponti superiori alla sala macchine.
Il fatto risulta essersi verificato intorno alla mezzanotte del 18 novembre e l’incendio si sarebbe sviluppato rapidamente, lasciando la nave senza propulsione, ma comunque con il sistema di alimentazione ausiliario funzionante.
Sebbene il sistema antincendio si fosse attivato immediatamente, questo non è stato sufficiente per impedire alle fiamme di propagarsi.
Quando la squadra antincendio è riuscita a contenere l’incendio, i motori erano ormai fuori uso.
Con la nave ormai alla deriva e che avanzava verso la costa correndo il rischio di incagliarsi, il comandante ha preso la decisione di gettare l’ancora e di predisporre le misure per l’evacuazione dei passeggeri e dei membri di equipaggio non essenziali al governo dell’unità, con l’ausilio della marina militare britannica e della gemella L’Austral, che si trovavano nei paraggi.
Le Boréal è rientrata in servizio il 24 maggio, una volta terminate le riparazioni necessarie, che si sono tenute nel cantiere di Genova di Fincantieri.
(Fonte: Seatrade Cruise)
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