Design
Dalle biotecnologie il futuro sostenibile dello yacht interior design
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Pulina Exclusive Interiors, a margine del Monaco Yacht Show 2023, ha presentato le ultime novità sull’uso dei materiali biotecnologici nello yacht interior design per dare una risposta concreta alla responsabilità ambientale che la nautica ha nei confronti dei nostri mari. L’evento ha visto la partecipazione di giornalisti ed esperti del settore internazionali che hanno accolto con entusiasmo le idee che Pulina Exclusive Interiors applicherà nei prossimi progetti di yacht interior design.

L’architetto toscano Alessandro Pulina, fondatore di Pulina Exclusive Interiors, insieme all’Istituto Sant’Anna di Pisa, tramite LAB11, ha sviluppato l’ambizioso progetto “Aligned with Sustainability” che punta all’uso dei nuovi materiali nati dalla ricerca nelle biotecnologie, coinvolgendo cinque aziende italiane che operano in questo settore e puntando ad una sostenibilità responsabile e realistica per proiettarsi in un futuro quanto mai ecologico. L’idea è quella di utilizzare i materiali biotecnologici nell’interior design degli yacht per fare scelte diverse e consapevoli, con il supporto di una ricerca ad ampio spettro. Oltre alla riduzione delle emissioni, infatti, è necessario impegnarsi a cercare soluzioni che permettano di allinearsi ad altre industrie che hanno già raggiunto notevoli risultati in tema di salvaguardia ambientale.

«La nautica da diporto sta dimostrando grande impegno in questo ambito. È una sfida che richiede uno sforzo importante e deve avere come unico obiettivo l’interesse per la tutela del pianeta» dice Pulina. «Questo è il nostro contributo, abbiamo finalmente trovato la strada per fare la differenza in un campo in cui c’è tanta ricerca e ci sono tante promesse, ma ancora niente di rivoluzionario. Con la collaborazione di LAB11 abbiamo avviato una ricerca di mercato sul territorio italiano che mirasse ad individuare aziende orientate all’uso dei materiali biotecnologici al servizio della nautica e ora, insieme a loro, porteremo a bordo scelte in grado di farci fare finalmente un’importante virata green».

Fanno parte del progetto “Aligned with Sustainability”: Artep, che a Verona realizza tappeti su misura con materiali naturali; Ohoskin, azienda siciliana che trasforma sottoprodotti di arance e fico d’India in un materiale alternativo alla pelle animale; Rada, che a Forlì produce tessuti con fibre naturali e materiali di riciclo; VGHN, azienda fiorentina che lavora la canapa.

CANTALUPI LIGHT ENGINEERING: SOSTENIBILITA’ CONCRETA E DESIGN SENZA TEMPO

L’evento è stato promosso da Cantalupi Light Engineering, storica azienda toscana che ha fatto della sostenibilità un valore fondante. Presente a Monaco Alessandro Bedini, Head of Marketing and Communications, che ha raccontato di come Cantalupi sia stata tra i primi ad introdurre i Led nel settore della nautica nel 2005 e di come, nel 2012, questa tecnologia abbia coinvolto il 100% della produzione. «Puntiamo ad una sostenibilità concreta che non si riferisce solo ai consumi, ma attiene ad una visione molto più ampia e riguarda gli imballaggi, l’uso di materiali nobili per la produzione, l’economia circolare, l’integrazione con i sistemi di automazione, l’impatto positivo del lavoro sulla comunità. I nostri Led, che hanno un CRI (Color Rendering Index) molto alto, consentono di montare meno corpi illuminanti a bordo; di monitorare il calore, riducendo l’impatto con l’impianto di raffrescamento; di controllare la temperatura in funzione della luce esterna; di ottimizzare la luce attraverso l’uso di sensori volumetrici. L’attenzione alla sostenibilità si traduce anche in un design senza tempo, vero baluardo di Cantalupi che non segue le mode, assicurando longevità ai prodotti. Siamo veramente più che felici di supportare Alessandro Pulina in questo progetto che rientra appieno nel nostro piano strategico».

ARTEP: PRODOTTI ARTIGIANALI, CON MATERIALI DI NUOVA GENERAZIONE O NATURALI

Il CEO di Artep, Riccardo Meglioranzi, commenta: «E’ importante sensibilizzare il mondo della nautica ad un ritorno ai prodotti artigianali, realizzati con materiali di nuova generazione o naturali, tutti altamente sostenibili, che richiedono meno acqua per essere tinti, non rilasciano microplastiche durante i lavaggi e sono biodegradabili. Accanto a questi, quelli di nuova generazione, come il Tencel certificato, una fibra ricavata dalla polpa del legno di eucalipto, e i materiali come il Sari Silk, una seta ricavata dagli scarti dei sari, gli abiti tradizionali delle donne indiane. Oltre a questo, utilizziamo filati altamente performanti derivanti dal riciclo dalla plastica, interessanti nel mondo della nautica grazie alle loro proprietà perfette per l’outdoor. La produzione diretta ci inserisce facilmente e in maniera strategica all’interno di questo progetto».

OHOSKIN: DAGLI SCARTI AGRICOLI L’ALTERNATIVA ALLA PELLE

Alessandro Scuderi, CMO di Ohoskin, racconta di una start up fondata in Sicilia nel 2019. «Tutto parte dall’idea di produrre, attraverso un processo brevettato di economia circolare, un materiale alternativo alla pelle che nasca da sottoprodotti agricoli, in particolare dagli scarti della potatura dei fichi d’India e della spremitura delle arance uniti alla plastica riciclata. Per la realizzazione di questo materiale biobased, utilizziamo solo prodotti rigenerati che danno vita ad un materiale interamente riciclabile. I nostri manufatti sono già stati testati con successo nella nautica».

RADA: DALLA PLASTICA RICICLATA I TESSUTI DI ALTA QUALITA’

Gli fa eco Davide Ravaglioli, General Manager di Rada, azienda brianzola che già fornisce grandi marchi come Cassina, Flexform, Kartell. «In questa occasione, abbiamo presentato Reviva, un progetto che parte dal riciclo della plastica per produrre tessuti di alta qualità e con caratteristiche adatte soprattutto all’outdoor e quindi ideali per la nautica. Presto vedrà la luce anche Orange Fiber, un altro ambizioso progetto che prevede di realizzare tessuti dallo scarto delle arance».

VGHN: LA CANAPA, COMPLETAMENTE NATURALE E SOSTENIBILE

Conclude Paolo Quirici, il fondatore di VGHN (Very Genuine Hemp Nature), che parla di un evento molto interessante per tutto il comparto Interior Design. «I nostri prodotti, cruelty free e soprattutto healthy safe, sono composti da pacciamato di canapa, un materiale che consente un considerevole risparmio di acqua nella coltivazione e che non richiede l’uso di pesticidi. Se pensiamo che un ettaro di piantagioni di canapa produce ossigeno quanto 25 ettari di foresta, ci rendiamo conto dell’importanza di questa pianta che è antibatterica, antifungina, ignifuga, schermante per le onde elettromagnetiche e riesce a rigenerare il terreno allineando tutti i minerali naturali. Siamo veramente entusiasti di questa collaborazione che si annuncia foriera di grandi novità».

Fonte: PortSide Communication per Pulina Exclusive Interiors

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