1 Novembre 2024
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29 Ottobre 2024
26 Marzo 2019
«Innovare nella tradizione resta il presupposto fondamentale di Baglietto – commenta Diego Michele Deprati, CEO Baglietto – che trova in queste nuove linee la sua migliore espressione. Entrambi i progetti presentano caratteristiche di grande innovazione e aprono Baglietto a nuovi importanti traguardi. Ogni nostro nuovo prodotto, infatti – continua Deprati – guarda al futuro, spesso anticipandolo, senza per questo venir mai meno al proprio DNA».
BAGLIETTO X0
© Baglietto
L’immenso come unico limite: potrebbe essere questo il sottotitolo per il nuovissimo concept Baglietto di 50 metri. XO, questo il nome scelto dal cantiere per la linea di prodotto, non è, o non è solo un Explorer nel senso stretto del termine, ma è, soprattutto, un nuovo modo di fare un’Esperienza, Osservare, di percepire l’orizzonte che, per parafrasare lo scrittore Erri de Luca, è l’unico vero modo di definire il viaggio. Explore, Experience, Observe, quindi – da cui il nome della linea XO – perché alla possibilità di percorrere grandi navigazioni si aggiunge anche la capacità di percepirne l’essenza attraverso un punto panoramico straordinario.
Elemento distintivo del progetto, infatti, è la zona di osservazione sita sopra la timoneria, uno spazio unico e privilegiato dal quale godere di una visione sferica dell’ambiente circostante. Pensato per lunghe navigazioni, l’osservatorio diventa spazio di intrattenimento che rompe la monotonia delle grandi traversate. Ampie vetrate a filo consentono la vista a 360° mentre lo skylight centrale permette di godere anche di frammenti di cielo, dal quale assaporare l’emozione di notti stellate. All’interno una “visual room” un ambiente protetto, allestito con comode cuscinerie e divani, nel quale potersi raccogliere anche nelle giornate più fredde senza perdere la magia del viaggio. Difronte all’area lounge trovano posto 6 grandi monitor, indipendenti l’uno dall’altro, così da permetterne anche una fruizione autonoma. Ogni schermo può offrire una diversa proiezione di cui fare esperienza corale o singola, tramite cuffie: come in aereo, all’interno dell’osservatorio si potrà contemporaneamente vedere un film o ascoltare la musica, scoprire l’itinerario cartografico o, ancora, vivere la navigazione in prima persona grazie alla vista dall’alto azionata da un drone, senza ostacoli o barriere.
© Baglietto
L’ispirazione creativa passa spesso dall’osservazione di altre realtà: XO trova la sua nel mondo ferroviario. Ispirato al famoso “Settebello”; il treno ETR 300 che nella seconda metà degli anni Cinquanta aveva rivoluzionato il concetto di treno grazie alle sue soluzioni stilistiche innovative – con il caratteristico posto di guida posto sopra lo spazio dei passeggeri, mentre alla prima classe era destinato un salottino panoramico sottostante – XO ne ribalta i presupposti, lasciando, infatti, la postazione di comando sull’upper deck mentre agli ospiti viene dedicato l’esclusivo spazio sovrastante.
Sebbene apparentemente in rottura con le linee fluide ed essenziali degli yacht Baglietto firmati Paszkowski Design, sono in realtà molti gli stilemi della tradizione del marchio per questa imbarcazione che mantiene le caratteristiche estetiche di barca “da lavoro” tipiche di un explorer senza per questo perdere di stile. Dal flybridge che ricorda quello del 16,50m asciutto e con vetri a filo che permette la visione a 360°, all’upper deck che riprende il concept vincente della veranda apribile su tre lati del T52, a cui si ispira anche il main deck.
Dall’esperienza acquisita dal T52 deriva anche lo scafo, progettato per permettere navigazioni transoceaniche: la prua, in particolare, più massiccia e “tagliata “per consentire un passaggio semplificato delle cime e facilitare le manovre dell’equipaggio in condizioni meteo estreme. Il tema sicurezza resta rilevante anche nella scelta di ampi spazi per grandi tender adatti per la navigazione in mari duri e difficili.
Degna di nota anche l’area poppiera alla quale si accede grazie ad un grande transformer. Un portellone centrale vetrato dà accesso ad uno spazio polifunzionale: qui trovano posto una palestra utilizzabile anche in navigazione ed uno spazioso magazzino che può fungere da ricovero per gli elementi d’arredo esterni, quando i tender sono a bordo, e trasformarsi in alloggio, ad esempio per le biciclette, quando in acqua.
© Baglietto
L’utilizzo di materiali “ceramici” meno impattanti nell’ambiente, la presenza di pannelli solari sul tettuccio del fly bridge, la scelta di speciali vernici sono tutti elementi che confermano l’attenzione del cantiere per le tematiche ambientali.
La linea offre svariate configurazioni (soprattutto nella zona di poppa che può facilmente ospitare fino a due tender di 10 metri e differenti cromatismi per una forte personalizzazione cromatica.
La linea XO prevede 2 motori CAT C32 per una velocità massima di 16 nodi.
© Baglietto
«Qualità di navigazione, affidabilità, prestazione nel senso più ampio del termine, sono da sempre le caratteristiche universalmente riconosciute al nostro marchio – commenta Fabio Ermetto, Direttore Commerciale Baglietto – e questa imbarcazione, pensata per solcare i mari anche più difficili, ne rappresenta l’estrema sintesi».
FAST50
© Baglietto
50 metri, 4 motori MTU 2000M96L e una velocità massima di 30 nodi caratterizzano questo scafo dislocante veloce in lega leggera che rappresenta il top di gamma della linea Fast di Baglietto firmata Francesco Paszkowski Design, confermando la leadership del cantiere nel segmento delle grandi imbarcazioni veloci di alluminio ad alta personalizzazione.
L’ispirazione trova la sua origine nelle linee filanti della tradizione Baglietto che hanno fatto la scuola del design nautico: imbarcazioni iconiche come Pachamama, Monokini, vincitore del premio Compasso d’Oro nel 2016 o Rush, vincitore lo scorso anno del WSA, ad esempio, delle quali il Fast50 mantiene l’inconfondibile family feeling a cui si aggiungono citazioni del nuovo corso del brand inaugurato con il T52.
Il design della poppa, in particolare, riprende alcuni degli elementi innovativi introdotti nella linea più tradizionale: concepita su 2 livelli, con la falchetta abbattibile a creare una piattaforma bagno, l’area poppiera si definisce come spazio ideale per la vita a contatto con il mare, con lettini prendisole concepiti come chaise longues con vista privilegiata. Un transformer a scomparsa sostituisce la passerella, mantenendo così la pulizia della linea.
© Baglietto
Come nel T52, anche questo modello mantiene la filosofia di una connessione tra spazi interni ed esterni senza limitazioni grazie alle finestrature a tutta altezza apribili su tre lati sull’upper deck e alle falchette tagliate che ne esaltano la vista. La scelta di trasferire all’esterno le condotte di ventilazione, perfettamente integrate nella struttura dello scafo, infatti, concede ampio volume al salone principale, dove trova posto una zona conversazione e area TV, mentre alla zona pranzo è destinato lo sky lounge sull’upper deck.
Numerosi i richiami al mondo dell’automotive: dal design delle condotte di ventilazione ai due passacavi a poppa che rimandano agli scarichi delle auto sportive, sono numerosi i dettagli che trovano ispirazione da questo settore.
A differenza delle imbarcazioni Fast che l’hanno preceduta, il Fast50 è un’imbarcazione a 3 ponti effettivi che sposa il concetto del wide body per la cabina dell’armatore, guadagnando quindi in volumi senza, però, perdere in visibilità, grazie a 2 finestrature serigrafate a scafo che consentono la vista dall’interno senza per questo rovinare la fluidità della linea dello yacht.
Generose le zone esterne sull’upper deck sia a poppa, con lettini e divani, che a prua della timoneria. Qui trovano posto un’area conversazione, una piacevole zona prendisole riservata ed un’originale vasca idromassaggio posizionata all’estrema prua per godere di una vista unica in totale privacy.
Due cabine VIP e due doppie tutte con bagno annesso accolgono gli ospiti sul ponte inferiore. Più a prua l’area equipaggio include un’ampia dinette, cabina del comandante e 4 cabine con pullman bed.
Degno di nota anche il tender, che può arrivare alla lunghezza considerevole di 7 metri, alloggiato in un garage con sistema di varo per allagamento posto alle spalle della sala macchine.
La carena con semi tunnel a basso pescaggio rende facile la navigazione anche nei bassi fondali.
Il primo scafo della linea è attualmente in costruzione presso il cantiere con consegna prevista nel 2026.
© Baglietto
«Il Fast50 rilancia il cantiere Baglietto nel segmento delle imbarcazioni performanti, da sempre nel DNA del nostro marchio – commenta Fabio Ermetto, Direttore Commerciale di Baglietto – Il top di gamma ripercorre la nostra tradizione con tratti distintivi che si integrano perfettamente con le richieste attuali del mercato, rispondendo così perfettamente alle esigenze di un cliente amante delle prestazioni, ma che non vuole rinunciare al comfort e alla piacevolezza di un superyacht».