9 Giugno 2017
18 Giugno 2020
9 Marzo 2021
16 Giugno 2022
© Enrico Veneruso
«L’armatore si era innamorato delle linee classiche di questo yacht – racconta Francesco Rogantin dello studio NAMES – ma si era anche invaghito di una sistership dove era stato eseguito un intervento di allungamento della poppa. Questo è stato quindi l’input che noi, come altri studi di progettazione, abbiamo avuto come primo contatto. Quando la scelta è caduta su NAMES abbiamo subito affrontato la progettazione esecutiva delle strutture e dell’architettura navale che dovevano essere profondamente riviste per poter garantire quanto richiesto: un allungamento di ben sei metri con una completa revisione sia dell’opera viva, con un ricalcolo della distribuzione dei pesi, sia la verifica della resistenza della struttura esistente affinché potesse sopportare un intervento così radicale».
© Valerio Pardi
Grazie alle tecniche CFD (Computational Fluid Dynamics) della fluidodinamica computazionale o numerica, il metodo che utilizza l’analisi numerica e algoritmi per analizzare i problemi di fluidodinamica, sono state eseguite delle verifiche comparative prima di iniziare qualunque intervento. Solo così si poteva avere la certezza che l’allungamento di sei metri, che avrebbe portato la lunghezza al galleggiamento da 30 a 36 metri, non influisse sulla tenuta in mare, quindi con la verifica del campo ondoso e dei valori di resistenza e assetto in seguito alla modifica.
«L’allungamento della poppa era funzionale a una sua completa rivisitazione anche sotto l’aspetto della fruibilità, secondo un ben preciso desiderio dell’armatore che la voleva più aperta verso il mare, ma anche con una revisione del ponte inferiore dove, oltre a spazi tecnici, è stata ricavata una sauna» ricorda Francesco Rogantin.
A tutto questo si è aggiunto l’intervento del designer Stefano Pastrovich, che ha rivisto i tre ponti con un aumento degli spazi coperti, in particolare con un bimini strutturale sull’upper deck. Nuovi anche gli interni che prevedono sei cabine per altrettante coppie di ospiti, armatore compreso, e quattro cabine equipaggio per comandante e cinque marinai.
© Valerio Pardi
SCHEDA TECNICA LADY JADE | |
Lunghezza f.t.: | 40,13 metri |
Lunghezza al galleggiamento: | 36,34 metri |
Baglio massimo: | 7,15 metri |
Altezza di costruzione: | 4,135 metri |
Immersione a pieno carico: | 2,74 metri |
Dislocamento a pieno carico: | 316 tonnellate |
Cabine ospiti: | 6 per 12 persone |
Cabine equipaggio: | 4 per 6 persone |
Motori: | 2 x CAT C18 715 hp a 2100 rpm |
Riduttori: | 2 x Twin Disc MGX-5114DC – i=3.99:1 |
Serbatoi gasolio: | 32.000 litri |
Serbatoi acqua: | 19.000 litri |
Serbatoi acque nere/grigie: | 9.500 litri |
Fonte: Sand People Communication per NAMES