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Ricorrono oggi i 25 anni dell’impresa del Destriero, l’unità più veloce al mondo che attraversò l’Atlantico nel 1992, stabilendo un record ancora oggi imbattuto.
La sfida del Destriero nacque dalla passione per le nuove tecnologie navali del principe ismailita Karim Aga Khan, che trovò l’appoggio di importanti rappresentanti della realtà industriale italiana del tempo come Gianni Agnelli (presidente Fiat), Franco Nobili (presidente IRI), Umberto Nordio (presidente Alitalia) e Arrigo Gattai (presidente CONI), oltre a sponsor prestigiosi quali Agip, General Electric, MTU e KaMeWa.
Realizzato nei cantieri di Muggiano e Riva Trigoso di Fincantieri tra il 1990 e il 1991, in soli 270 giorni, il Destriero era la più grande unità in lega leggera mai costruita, uno dei mezzi navali con la più alta concentrazione di efficienza, potenza e tecnologia, un vero e proprio gioiello della navalmeccanica italiana. Con i suoi 67 metri di lunghezza, una larghezza di 13 e i suoi 60 mila cavalli di potenza poteva raggiungere una velocità media superiore ai 60 nodi.
Il Destriero percorse 3.106 miglia nautiche, dal Faro di Ambrose Light a New York sino al faro di Bishop Rock nelle Isole Scilly in Inghilterra, senza effettuare rifornimento, in 2 giorni, 10 ore, 34 minuti e 50 secondi, alla formidabile velocità media di 53,09 nodi e raggiungendo anche punte di 66. Un’impresa che ha permesso all’Italia di riconquistare il prestigioso Nastro Azzurro assegnato nel 1933 al mitico transatlantico Rex.
Istituito nel 1838, il Nastro Azzurro è il riconoscimento attribuito alla più veloce nave passeggeri in servizio regolare sull’Atlantico. Con l’avvento dei voli di linea e il conseguente abbandono del servizio passeggeri marittimo, è stato soppresso nel 1952, lasciando imbattuto il record stabilito dalla United States, di 3 giorni, 10 ore e 40 minuti.
Anche se ufficialmente il Nastro Azzurro è stato abbandonato, in epoche più recenti sono state intentate altre imprese per stabilire comunque nuovi record, sebbene effettuati con imbarcazioni molto più piccole rispetto ai transatlantici.
Come il 22 metri Virgin Atlantic Challenger di Richard Branson, che nel 1985 stabilì il nuovo record di 3 giorni, 8 ore e 31 minuti, non soddisfacendo tuttavia i requisiti del regolamento in quanto dovette rifornirsi per tre volte.
Ebbe più successo, nel 1990, la traversata del catamarano veloce di 74 metri HSC Hoverspeed Great Britain, che riuscì nell’impresa con un tempo di 3 giorni, 7 ore e 54 minuti. Gli USA non riconobbero comunque la vittoria dal momento che l’unità veloce non era una nave passeggeri in servizio di linea.
Poi, nel 1992, arrivò la sfida del Destriero che polverizzò i record precedenti. Vennero tuttavia sollevate una serie di polemiche sulla validità del titolo di Nastro Azzurro. L’unità infatti non stava svolgendo regolare servizio passeggeri sull’Atlantico e l’impresa fu compiuta sulla rotta New York – Bishop Rock (da ovest verso est) invece che da est verso ovest, come avveniva per le grandi navi di linea. Questo perché, nella corsa di andata, il Destriero, incappando in una tempesta, fallì la prova raggiungendo New York dopo più di 100 ore.
Che fine ha fatto il Destriero? La popolarità degli anni 90 e i suoi progetti annunciati, tra cui una possibile traversata dell’Oceano Pacifico e un improbabile giro intorno al mondo, sono svaniti col passaggio al nuovo millennio. Dopo un refit avvenuto nel 2000, è rimasto in disarmo vari anni a Plymouth per poi essere trasferito nel 2009 nei cantieri Lürssen di Lemwerder. L’unità si trova sempre lì, in pessime condizioni e con un destino incerto. Una fine immeritata.
SPECIFICHE TECNICHE | |
Progetto: | Donald L. Blount & Associates Pininfarina CMN Yacht Design |
Cantiere: | Fincantieri |
Anno di costruzione: | 1991 |
Refit: | 2000 |
Certificazioni: | DNV /RINA |
Lunghezza f.t.: | 67,70 metri |
Baglio massimo: | 13,00 metri |
Stazza lorda: | 1.376 tonnellate |
Dislocamento: | 900 tonnellate |
Materiale scafo: | Alluminio |
Materiale sovrastruttura: | Alluminio |
Motorizzazione: | 3 turbine a gas General Electric LM1600 3 MTU 12V183TB92 |
Propulsione: | 3 idrogetti KaMeWa 125 |
Potenza complessiva: | 40.464 kW |
Velocità a pieno carico: | 40 nodi |
Velocità di crociera: | 50 nodi |
Velocità massima: | 66 nodi |
Autonomia a 50 nodi: | 3.500 miglia |
Capacità casse combustibile: | 750.000 litri |
Equipaggio: | 12 |