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MV Werften, cantiere navale di proprietà di Genting Hong Kong, ha dichiarato insolvenza, dopo che il governo tedesco non ha varato l’assistenza finanziaria promessa.
Venerdì scorso MV Werften aveva informato ai 2000 dipendenti dei suoi tre stabilimenti in Germania che gli stipendi del mese di dicembre sarebbero stati versati in ritardo a causa di complicazioni legate alle clausole del contratto di finanziamento. Nonostante l’azienda possieda liquidità per 30 milioni di euro, sufficiente per gli stipendi, sussistono quadri giuridici che non ne consentono il pagamento.
Il gruppo Genting Hong Kong a giugno 2021 aveva concordato una serie di accordi con i creditori per l’accensione di nuovi finanziamenti ed estensioni di quelli in essere per 2,6 miliardi di dollari. Tra gli accordi raggiunti, anche un finanziamento da 300 milioni di euro garantito dal Fondo di Stabilizzazione Economica del governo federale.
Tuttavia, a metà dicembre 2021, tra Genting Hong Kong ed il governo federale si è aperta una controversia a seguito del tentativo dell’azienda di prelevare 88 milioni di dollari dal prestito di sostegno erogato. Il tribunale ha concesso a Genting il prelievo, rivedendo però al ribasso l’importo. Decisione non gradita alla compagnia, che ha sospeso i pagamenti ordinando un ricorso, per il quale si deciderà domani, 11 gennaio.
MV Werften ha completato al 75% la costruzione della Global Dream da 208.000 tonnellate per il marchio Dream Cruises di proprietà di Genting Hong Kong. La consegna della nave è attesa entro l’anno, ma non è chiaro se i arriveranno i fondi necessari per il completamento. Una seconda gemella è attesa per il 2023.
Ma l’attività navalmeccanica dei tre siti di proprietà di MV Werften potrebbe cessare definitivamente. Il sindaco di Mecklenburg Vorpommern si attende infatti la chiusura definitiva del cantiere di Wismar e la riconversione a parco industriale multiuso. Gli stabilimenti produttivi di Stralsund e Warnemünde potrebbero invece trovare impiego nel settore dell’industria eolica offshore.
In copertina: Global Dream in costruzione, novembre 2019. Photo credit: Sebastian Krauleidis (CC BY-SA 4.0)