Cruise Market
Nuove proposte da The Italian Sea Group e Sanlorenzo-Ferretti per rilevare Perini Navi
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Dopo la seconda asta fallimentare, andata deserta come la precedente, per rilevare il complesso aziendale di Perini Navi, riconfermano l’interesse verso il prestigioso cantiere viareggino The Italian Sea Group e Restart, la joint venture paritetica con cui partecipano Sanlorenzo e Ferretti Group.

Entrambi i contendenti offrono proposte irrevocabili per l’acquisto dell’intero complesso aziendale di Perini Navi S.p.A., dichiarata fallita dal Tribunale di Lucca a gennaio 2021, e che hanno per oggetto il compendio mobiliare ed immobiliare dei cantieri navali di Viareggio e di La Spezia, il compendio immobiliare di Pisa, una nave in corso di costruzione, i marchi ed i brevetti, la partecipazione sociale (100%) in Perini Navi U.S.A. Inc. ed i rapporti giuridici in essere con i dipendenti e con i terzi.

The Italian Sea Group – che a luglio 2021 aveva già confermato il proprio interesse per Perini Navi, ma solo a valori compatibili con la creazione di valore per la società e per i propri azionisti – ha formulato un’offerta economica corredata da un preciso piano industriale e di rilancio del prestigioso marchio Perini, che punta ad aumentare gli spazi destinati alle nuove costruzioni e a nuovi mercati di riferimento, stabilendo un prezzo di 47 milioni di euro.

Restart non comunica invece il prezzo dell’offerta, specificando che il suo piano industriale punta alla ripartenza produttiva e al rilancio dell’azienda, del marchio e, soprattutto, garantisce crescita e continuità occupazionale per i lavoratori dei due cantieri e rafforza i rapporti con il territorio. Le risorse finanziarie saranno ingenti per realizzare un piano di forte creazione di valore e di rilancio di lungo periodo per permettere a Perini Navi di tornare a essere un’impresa dinamica e globale, simbolo della nautica italiana nel mondo.

La precedente base d’asta era di 56,25 milioni di euro. Perini Navi aveva accumulato tra il 2016 e il 2018 perdite per 55 milioni di euro, che diventano 140 milioni considerando gli ultimi 9 anni. Nel 2019 il fatturato consolidato ammontava a 55 milioni, con una perdita compresa tra i 35 e i 40 milioni ed un indebitamento complessivo di 55 milioni. Ad oggi la posizione debitoria raggiunge i 100 milioni di euro.

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