Sicurezza
Oltre la metà dei crocieristi americani ritengono che le navi da crociera siano in grado di affrontare autonomamente serie emergenze mediche
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Continuiamo ad analizzare i risultati del sondaggio condotto da Allianz Global Assistance per conoscere le preferenze dei crocieristi americani.
Dopo aver osservato che sono ben un terzo i passeggeri che scelgono di restare a bordo durante le soste nei porti per varie ragioni, soprattutto per questioni di sicurezza o per disinteresse per quella specifica destinazione, oggi scopriamo nuovi dettagli.

Riteniamo particolarmente interessante il dato sulla falsa convinzione dell’autonomia nella gestione di serie emergenze mediche a bordo. Una buona maggioranza (59,2%) erroneamente ritiene che le navi da crociera siano attrezzate per gestire i casi di gravi emergenze mediche.

«Un grave preconcetto che abbiamo riscontrato nel nostro sondaggio è che molti americani ritengono che la loro compagnia di crociera sia attrezzata per gestire gravi emergenze mediche, quando nella realtà le compagnie spesso richiedono il trasporto dei passeggeri alla più vicina struttura medica per le cure. Spesso le strutture mediche locali possono non essere attrezzate per gestire i principali problemi sanitari e alcuni crocieristi potrebbero aver bisogno di essere evacuati con una eliambulanza», ha commentato Daniel Durazo, direttore alla comunicazione di Allianz Global Assistance USA.

I costi di un volo sanitario in eliambulanza sono molto elevati. Tra compensi dei piloti e dell’equipaggio medico, consumo del materiale sanitario e noleggio delle apparecchiature elettromedicali e di supporto delle funzioni vitali del paziente, oltre soprattutto al costo più importante, quello del volo in elicottero, che comprende consumo di carburante, tasse aeroportuali e eventuali scali tecnici, il conto diventa molto salato per chi non possiede una adeguata copertura assicurativa.
Un trasporto in eliambulanza dal Messico o dai Caraibi verso gli Stati Uniti può costare fino a 20.000 dollari e meno della metà degli intervistati riteneva che fossero questi i costi effettivi di un medevac.

Questa è una ragione in più per stipulare una adeguata polizza assicurativa. Ricordiamo che le polizze viaggi, oltre a coprire integralmente o in buona parte le spese mediche, consentono anche di recuperare il costo della crociera in caso di annullamento per varie cause, tra cui problemi con i trasporti per raggiungere il porto di imbarco.
Questo ultimo dettaglio ci permette di comprendere che la maggior parte degli americani pianifica di raggiungere la destinazione di imbarco il giorno precedente la partenza della nave. 

Dal sondaggio di Allianz Global Assistance emergono poi le preferenze degli americani per quanto riguarda la tipologia di crociera.
Le crociere a tema riscuotono solo un timido interesse, soltanto un quarto degli intervistati è motivato a prenotarne una.
Molto interessante è la forte preferenza per le crociere fluviali (73,9%) rispetto a quelle marittime (26,1%), indicando come motivazione principale l’opportunità di avere un continuo panorama da ammirare (22,4%), le escursioni comprese nel prezzo (13,5%), l’assenza di onde (12,3%), la facilità di sbarco e le soste giornaliere (12,2%), le navi più piccole (7,6%), e maggiori opportunità per socializzare (6%).
In sostanziale parità, infine, la preferenza tra una crociera diretta verso spiagge soleggiate (51,1%) rispetto a destinazioni più avventurose o spedizioni (48,9%).

Fonti:  Allianz Global Assistance, AeroAmbulanzaWeb
Foto: Roger W (CC BY-SA 2.0)

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