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25 Settembre 2019
Doveva essere una crociera per celebrare un anniversario di matrimonio. Invece qualcosa è andato storto. Orribilmente storto.
La Emerald Princess era partita domenica scorsa da Seattle per una crociera di sette giorni in Alaska, con 3.400 passeggeri a bordo. Tra questi c’erano anche i Manzanares, partiti per celebrare il loro anniversario di matrimonio insieme ad un gruppo di persone.
Ma due giorni dopo scoppia una lite violenta, udita anche da altri passeggeri, i quali riferiscono di una discussione tra due uomini e una donna sul balcone della loro cabina, che poi sarebbe continuata nel corridoio. Il diverbio culmina con l’uccisione della donna, Kristy M.,un’americana di 39 anni.
Secondo i documenti ufficiali, intorno alle ore 21 del 25 luglio, mentre la nave si trovava a sette miglia da Forrester Island, nelle acque dell’Alaska, la sicurezza e il personale medico della Emerald Princess hanno risposto ad una richiesta di intervento per un incidente verificatosi nella cabina D726, occupata dalla coppia Manzanares.
Un testimone ha raccontato alle autorità che quando è entrato nella cabina, la donna giaceva sul pavimento in una pozza di sangue e che presentava una grave ferita alla testa, mentre il suo compagno aveva mani e vestiti insanguinati.
Il marito ha giustificato il motivo del suo folle gesto dicendo che “non la smetteva di deridermi“, e cercava di trascinare il corpo esanime verso il balcone. testimone sarebbe riuscito a trattenere il corpo della donna dalle caviglie spingendola nuovamente verso la cabina insanguinata, fino all’arrivo della sicurezza.
Il marito è stato poi ammanettato e rinchiuso in una cabina adiacente. La conferma della detenzione è giunta anche dalla compagnia, la quale asserisce di avere l’autorità di arrestare chiunque commette un crimine.
«La mia vita è finita». Sono state queste le prime parole che Manzanares avrebbe detto agli agenti dell’FBI intervenuti sul luogo del delitto e su cui pende inevitabilmente la pesante accusa di omicidio.
La Emerald Princess è stata dirottata a Juneau per le indagini di competenza dell’FBI (l’incidente è avvenuto in acque territoriali americane), dove è arrivata mercoledì mattina. Il comandante ha chiesto agli ospiti che avevano sistemazioni nei ponti 8, 9 e 10 di rientrare nelle loro cabine per rispondere alle domande degli agenti, mentre agli altri passeggeri è stato permesso solo di circolare sulla nave. Lo sbarco è stato concesso soltanto 8 ore dopo.
In merito a questa orribile vicenda, Princess Cruises ha rilasciato la seguente nota:
“Princess Cruises può confermare che, approssimativamente alle ore 21 del 25 luglio, si è verificata una lite domestica che si è conclusa con la morte di una donna di 39 anni dello Utah.
Sin dal momento dell’incidente, il team della sicurezza della nostra flotta ha collaborato con l’FBI, la Guardia Costiera degli Stati Uniti e altre autorità locali.
I nostri pensieri e preghiere vanno alle famiglie e a tutti quanti hanno sofferto per questo tragico evento.
Emerald Princess sta effettuando una crociera di 7 giorni partita da Seattle il 23 luglio. Il tour panoramico di Tracy Arm Fjord del 26 luglio è stato cancellato poiché la nave è giunta direttamente a Juneau. Alle 23:15 del 26 luglio, la nave è partita da Juneau per Skagway, procedendo con il programma dell’itinerario.
Gli ospiti che avevano le escursioni prenotate per Tracy Arm Fjord riceveranno il riaccredito automatico sul conto di bordo e le escursioni prepagate saranno rimborsate. In più, alla luce dell’impatto di questo evento sulla vacanza degli ospiti, Princess Cruises ha riconosciuto un credito di bordo di 150$ a persona”.
Alcuni passeggeri riferiscono che proprio quella sera era stata organizzata la Murder Mystery Night e che inizialmente pensavano si trattasse di una messa in scena.
Fonti: ABC News, Associated Press, Daily Mail, KSTU
Foto: Davide Carboni/Cruise Lifestyle
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