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La nave fu originariamente concepita come cruise ferry, e tra il 1980 e il 1986 ha servito la Viking Line come Viking Saga per il servizio di linea Helsinki-Stoccolma.
© Meyer Turku
Il servizio crociere arrivò in seguito, con il trasferimento della nave alla Rederi Ab Sally, compagnia del gruppo Viking Line, e la conversione nella Sally Albatross. Gli interventi furono comunque limitati e non le donarono l’eleganza di una nave da crociera: il layout generale, insieme alle linee rigide e squadrate non tradivano minimamente le sue origini di traghetto, peraltro non tra i più belli appartenuti a Viking Line.
© Gunnel Ilonen / Sjöhistoriska museet (CC-BY-SA 4.0)
La situazione migliorò con il refit del 1988, che conferì alla nave un aspetto più snello, anche se ancora lontano dalla bellezza estetica di una attraente nave da crociera. Ma nel 1990, un brutto imprevisto riscrisse completamente il design della nave, quando l’unità si trovava ferma in Svezia per lavori di manutenzione ed un enorme incendio si propagò in tutte le direzioni devastandola e risparmiando solo la sala macchine e poco altro. Occorsero tre giorni per domare le fiamme.
© Bill Östring / Sjöhistoriska museet (CC-BY-SA 4.0)
Lo scafo bruciato fu rimorchiato in Finlandia, dove venne parzialmente demolito e i resti sani tagliati in diverse sezioni e trasportati in un altro cantiere per essere riutilizzati come base per una nuova nave da crociera con il nome di progetto Sally Eurocruiser. Questa volta dalla ricostruzione si voleva ottenere a tutti i costi una nave da crociera vera e propria, elegante e futuristica, lontana dalle apparenze di un traghetto.
Lo scafo venne allungato di 13 metri, la sovrastruttura completamente rivisitata, e il volume complessivo aumentato significativamente, da 15.000 a 25.000 tonnellate. Un refit da 140 milioni di dollari dell’epoca, ma che alla fine portò alla realizzazione di una nave che si distingueva con stile da tutte le altre, attraverso un design da megayacht, slanciato e ben proporzionato. Quello che non cambiò fu solo il nome: continuò a chiamarsi Sally Albatross.
© Joonas Kortelainen
Nel frattempo la Rederi Ab Sally fu acquisita dalla rivale Silja Line. La Sally Albatross venne impiegata in mini crociere nel Baltico, che tuttavia non riscossero grande successo. Un nuovo grave imprevisto arrivò nel 1994, quando la nave si incagliò tra i ghiacci del Mar Baltico affondando parzialmente. Dopo il recupero ed effettuate le riparazioni più urgenti nei cantieri locali, la nave fu trasferita a La Spezia per un altro importante refit dal valore di 60 milioni di dollari.
Con la tragedia dell’Estonia, il traghetto affondato nel Mar Baltico nel settembre 1994 che costò la vita a più di 850 persone, il mercato delle crociere in quell’area ne risentì significativamente, così Silja Line preferì noleggiare la nave ad altre compagnie. Prima diventò la Leeward per Norwegian Cruise Line, poi la Superstar Taurus per Star Cruises, per infine tornare nel 2002 nelle disponibilità di Silja Line come Silja Opera.
Ma le mini crociere da Helsinki della Silja Opera non si rivelarono un successo e la reputazione che la nave si era guadagnata non la aiutava. In fondo è comprensibile, gli incidenti sono stati diversi: prima l’incendio che l’ha quasi completamente bruciata, poi il parziale affondamento pochi anni dopo, e infine più collisioni con altre navi in Russia, ed ancora altri piccoli incidenti.
Nel 2007 Silja Opera fu venduta a Louis Cruises, che era alla ricerca di una nave che potesse sostituire la Sea Diamond affondata a Santorini nello stesso anno. Diventò così la Louis Crystal e, successivamente, nel novembre 2014, con l’operazione di rebranding che portò alla creazione del marchio Celestyal Cruises, la nave assunse il nome Celestyal Crystal.
© Celestyal Cruises
Con l’arrivo nella flotta della più moderna e grande Celestyal Journey, la nave ha terminato le operazioni per Celestyal Cruises ad agosto 2023 e da allora è rimasta in disarmo in Grecia. Circa un anno dopo ha cambiato nome in New Dawn rimanendo ancorata al largo di Limassol prima di ritornare nuovamente in Grecia.
Alla fine di aprile ha cambiato nuovamente nome in Sun Bright passando dalla bandiera maltese a quella liberiana, e lasciando il Pireo alla volta di Duqm, in Oman. Secondo le informazioni disponibili, la nave, il cui valore si aggirerebbe sui 15 milioni di euro, risulterebbe venduta a una compagnia degli Emirati Arabi alla fine di marzo con l’obiettivo di impiegarla per operazioni di crociera o come hotel galleggiante. Evidentemente i piani sono poi cambiati, rendendo la demolizione l’opzione preferibile per una nave da crociera dall’età ormai avanzata.
Adesso si trova spiaggiata ad Alang, con il nome accorciato Right. Lo smantellamento avverrà nei prossimi mesi e tutti i materiali, finiture, mobili ed equipaggiamento, riutilizzati o riciclati.