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Fincantieri conquista STX France
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E’ finalmente giunta ad una importante svolta la lunga vicenda dell’acquisizione di STX France da parte di Fincantieri.

A inizio gennaio Fincantieri aveva presentato al tribunale sudcoreano che sovrintende alla procedura fallimentare di STX la sua offerta per rilevare il 66% di STX France controllato da STX Offshore & Shipbuilding, ottenendo la loro approvazione.
Ma il governo francese, azionista del 33% di STX France, è sempre stato contrario alla cessione degli asset al gruppo navalmeccanico italiano, sia perché considerati strategici per il paese, sia perché questo avrebbe consolidato eccessivamente la posizione dell’Italia nella costruzione di navi da crociera, il cui mercato mondiale vedrebbe di fatto un duopolio composto da Italia, con Fincantieri, e Germania, con Meyer-Werft.

Complici anche le tensioni pre-elettorali, il governo francese era arrivato vicino all’opzione di nazionalizzazione dei cantieri. Poi è stata individuata una soluzione, grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste come partner per Fincantieri, che ha evitato la concentrazione del pacchetto di maggioranza in un’unica azienda italiana.

Stando alle prime indiscrezioni, Fincantieri controllerà il 48% dei cantieri STX France di Saint-Nazaire, mentre la Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste parteciperà per circa il 5 o 6%. Le partecipazioni del governo francese si ridurranno a poco più del 33% e DCNS, gruppo industriale con sede a Parigi e uno dei principali costruttori navali europei attivi a livello mondiale nei sistemi di difesa, controllerà un altro 12%.
Tirando le somme, all’Italia spetterà il 53-54% di azioni, mentre il resto continuerà ad essere detenuto dai francesi.

In una nota il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan esprime soddisfazione per la vicenda: «Con la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste la quota italiana nella società francese arriva al 54%. E’ un grande successo della cantieristica italiana».

STX France
possiede un portafoglio ordini di 14 navi da crociera per un controvalore di circa 12 miliardi di euro, che garantiscono attività per 10 anni. Sul piano patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto ammonta a circa 600 milioni di euro.
Per Fincantieri, il portafoglio ordini a fine 2016 era di 27 navi da crociera per un importo di circa 12 miliardi di euro.

Si tratta di un evento importante per Fincantieri e per l’Italia, che dimostra di essere un paese altamente competitivo e che ora consolida la sua posizione in un settore particolarmente complesso come quello dell’industria crocieristica, in cui scarseggiano i grandi player.


AGGIORNAMENTO – 13/04/2017

Fincantieri ha comunicato di aver formalizzato l’accordo con lo Stato francese, rappresentato dall’Agence des Participations de l’Etat (APE). Si tratta di un elemento fondamentale per il perfezionamento degli accordi definitivi tra i futuri azionisti, che includono anche le linee guida del piano industriale preparato da Fincantieri per STX France, condiviso con l’APE. Fincantieri sta lavorando con il tribunale di Seul per finalizzare quanto più rapidamente possibile l’acquisizione di STX France.

Fonti: Fincantieri, Market Insight, Reuters
Foto: Bernard Biger – STX France

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