Superyacht
Uno sguardo al design unico del Columbus Atlantique 43 Frette
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Tra i tanti recenti progetti a firma dello studio milanese Hot Lab, uno dei più interessanti è M/Y Frette, unità di 43 metri della nuova linea Atlantique di Columbus Yachts varata lo scorso giugno ed intitolata in onore del marchio Frette.

L’aspetto candido che si cela all’interno della sovrastruttura bianca e scintillante di questo yacht illustra un processo di attenta e creativa fusione di Oriente e Occidente.

«Il design esterno è nato da uno dei nostri concept: l’idea di portare l’eleganza, la fluidità e la semplicità delle linee delle barche a vela nel mondo dei motor yacht» ha spiegato Antonio Romano, direttore commerciale di Viken Group e co-fondatore di Hot Lab. «Questo concept ha guidato l’intera linea di produzione Atlantique, dai 37 ai 65 metri, ed è stato probabilmente il primo fattore che ha attirato l’interesse dell’armatore».

ISPIRATO DALLA NATURA

La forma esterna di Frette riecheggia le curve organiche di una conchiglia, o forse più precisamente di un ciottolo di fiume. Ogni ponte è infatti dolcemente sagomato, dalla punta della prua arrotondata allo specchio di poppa aperto, mentre il tetto del sun deck si estende come una mano protettiva. Nell’aspetto, è una sintesi quasi perfetta di yacht a vela e a motore, che trae eleganza dalla fluidità delle sue linee.

«La nostra ispirazione è stata il bozzolo, o meglio la pietra levigata» ha aggiunto Enrico Lumini, co-fondatore e direttore design di Hot Lab. «Quella pietra di fiume, scolpita dall’acqua, diventa perfetta, liscia e idrodinamica, incarnando un’eleganza che solo gli elementi naturali possono conferire a un oggetto. Come molti designer e architetti, abbiamo tratto ispirazione dalla natura, cercando di onorarne il più possibile la visione».

Da questa prospettiva, gli spazi esterni dello yacht sono più facili da comprendere. La poppa aperta, che ricorda più quella di una barca a vela piuttosto che un superyacht, è dedicata al divertimento a pelo d’acqua, con gigantesche ali su ogni lato che si ripiegano per creare un beach club davvero enorme. Una piscina con pareti in vetro rispecchia la forma della poppa in un modo che rispetta e amplifica la perfezione delle proporzioni. Inoltre, la piscina si trova a soli 50 cm dalla superficie del mare, creando una potente connessione tra gli elementi. La leggerezza e la pulizia nel design di questa area con ponte in teak sono state intensificate evitando mobili strutturali. Hot Lab ha voluto preservare la sensazione organica scegliendo divani e chaise longue Flexform color avorio indipendenti che non sono solo più leggeri, ma anche facili da sistemare, in modo da poter riportare il ponte al suo stato naturale in un attimo.


© Matthew Donaldson

A prua c’è un altro spazio lounge, con al centro una spettacolare piscina panoramica rettangolare circondata da lettini prendisole bianchi. A completare l’atmosfera di serena convivialità ci sono i tavolini da caffè in olmo di Paola Lenti e un bar con sgabelli in teak naturale.

Anche il sun deck è stato allestito per colazioni informali e aperitivi al tramonto, con un tavolo rettangolare in teak per 14 persone e sedie Flexform, oltre ad uno straordinario bar rivestito in marmo e spazio prendisole.

INTERNI LUMINOSI

Le altezze elevate dei soffitti e le vetrate a tutta altezza aiutano a nascondere la transizione tra interno ed esterno, mentre i pannelli di vetro curvi aggiungono morbidezza e organicità all’imbarcazione. Le porte di poppa del salone scorrono completamente a lato, accrescendo la connessione tra area interna ed esterna del ponte principale.

«Una delle mie parti preferite dello yacht, quella di cui sono più orgoglioso oltre alla forma dell’esterno stesso, è il salone del ponte principale e in particolare il suo ingresso» ha affermato Lumini. «È una specie di giardino d’inverno, quasi un patio, che collega al meglio gli esterni e gli interni, incarnando pienamente la nostra filosofia di design. Vetrate a tutta altezza e aperture su entrambi i lati lasciano entrare la luce».

Il profondo divano bianco che attraversa il ponte di poppa trasformandolo in un’oasi di comfort è stato di ispirazione per il salone principale. Lo stile è altrettanto contemporaneo, con forme più arrotondate, come i divani e le poltrone in lino color avorio di Paolo Castelli, con cuscini a contrasto nelle tonalità del blu.

Legni caldi come il parquet in noce americano spazzolato e sbiancato posato a spina di pesce contrastano con i pannelli murali in rovere che ospitano il grande schermo TV con cornice in marmo onice e avorio. Questa zona del salone è completata da una panca in rovere naturale di Fendi con seduta in tessuto e cinghie in pelle, insieme a un mobile bar freestanding di Poltrona Frau in crema con finiture in noce canaletto.


© Matthew Donaldson

Qui c’è anche un forte accenno a una delle principali influenze di design di Hot Lab. Sulle pareti, incorniciate da carta da parati effetto foglia di sicomoro, ci sono due fotografie in bianco e nero. «Descriverei la nostra ispirazione come ‘fusione’» continua Lumini. «L’armatore proviene chiaramente dall’Estremo Oriente, ma come ogni uomo d’affari moderno, è legato in egual modo a entrambi i mondi: quello orientale e quello occidentale. Le culture di queste due realtà si sono fuse in uno splendido mix di dettagli, colori e finiture, rendendo Frette elegantemente sobrio e sorprendentemente personale».

Questa combinazione, o fusione, si ripete in tutta la barca. Più avanti, sul ponte principale, si raggiunge l’ufficio dell’armatore, che dà accesso a una grande cabina armadio e a una sala karaoke con bagno privato. Ai piedi, il parquet in rovere con finitura in pietra Tatami contrasta con i mobili in noce canaletto e le finiture delle pareti. L’area karaoke è dotata di uno schermo da 85 pollici per momenti conviviali con gli amici, rifinita con una parete in marmo Calacatta viola e completa di un bar custom con piano in marmo. Una menzione particolare al bagno di servizio di questa zona che è realizzato in marmo Calacatta bianco e include una grande sauna.

E con la scelta di biancheria Frette personalizzata in tutto lo yacht, il concetto di fusione ha raggiunto nuove vette, secondo Lumini. «L’Italia e l’Estremo Oriente sono sempre stati uniti dalla passione e dalla maestria nel creare tessuti straordinari. Il fatto che oggi una storica azienda italiana abbia trovato nuova vitalità e fiducia nell’Estremo Oriente invia un potente messaggio sul potenziale di una collaborazione arricchente. È un messaggio meraviglioso, ben rappresentato in questo progetto».

Il layout dell’upper deck è progettato per offrire la massima convivialità a bordo. L’area esterna di poppa è infatti composta da un grande divano strutturale a semicerchio, scontrato ad un divano Flexform. I coffee table in olmo sono di Paola Lenti mentre quelli di Flexform sono in legno iroko.

Procedendo verso prua si accede, attraverso una grande vetrata apribile, alla zona pranzo interna con tavolo su misura in marmo Panda e sedie Fendi Casa che può ospitare fino a 12 persone.


© Matthew Donaldson

La zona lounge include due poltrone Giorgetti Caddy abbinate a due tavolini Fendi Casa. Completano l’area due grandi finestrature laterali cielo/terra completamente apribili per una connessione esterna più fluida.

Nelle cinque cabine ospiti, Hot Lab ha utilizzato motivi familiari in altre zone dello yacht. Il parquet fa emergere ancora una volta il calore e la sobrietà del legno naturale, mentre le pareti rivestite in tessuto melange e i soffitti in legno laccato bianco si uniscono per dare un senso di leggerezza e armonia.


© Matthew Donaldson

«Per quanto riguarda gli interni, i clienti hanno fornito numerosi input ben definiti: volevano uno yacht luminoso, arioso, aperto e, soprattutto, che potesse ospitare comodamente molte persone al chiuso. Doveva essere un luogo di ritrovo raffinato e fresco per amici, colleghi e persino per riunioni di lavoro» spiega Lumini.

Il superyacht Frette si distingue anche per la raffinatezza nella selezione dei materiali. Incarnando il gusto raffinato e l’eleganza di Frette, ogni pezzo progettato esclusivamente per lo yacht esalta gli interni, con dettagli lussuosi che mettono in mostra l’essenza dell’arte e della conoscenza.

ARCHITECTURE FOR VOYAGERS

Una delle più grandi impressioni che questo yacht trasmette a chi è a bordo è l’eccezionale armonia tra interni ed esterni. Non solo per lo stile, ma anche per i materiali, le forme e persino la filosofia di design. Molti affermano di avere un design interno-esterno senza soluzione di continuità, ma è raro vederlo realizzato in modo così semplice e istintivo come ha fatto Hot Lab su Atlantique. Lo studio afferma che il suo principio di “Architecture for Voyagers” è la chiave.

«Architecture for Voyagers è un modo di progettare» ha affermato Antonio Romano. «Significa rispetto per l’oggetto e rispetto per il suo utilizzo. Gli yacht comprendono in modo unico sia l’involucro esterno, il puro oggetto di design, sia il contenuto, lo spazio abitativo all’interno di quell’oggetto. Bilanciare queste due funzioni, sia come oggetto che come luogo, è una sfida: ecco perché, guardando molti yacht, si può spesso discernere l’origine del progetto, sia dall’esterno verso l’interno o viceversa. Per noi, “Architecture for Voyagers” significa fondere questi due aspetti e renderli un tutt’uno».

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