17 Novembre 2020
29 Aprile 2021
21 Dicembre 2018
10 Agosto 2023
4 Aprile 2017
Azimut ci ha invitato al Salone per farci conoscere i suoi nuovi modelli, tra cui il nuovo Fly 62. E’ la prima volta che trattiamo imbarcazioni di queste dimensioni, inferiori rispetto agli oltre 24 metri canonici dei superyacht, ma se dopo essere saliti a bordo abbiamo deciso di pubblicare un articolo, allora vuol dire che le novità del cantiere di Avigliana ci hanno davvero colpito e meritano comunque di essere raccontate.
Il nuovo modello flybridge di Azimut di 19 metri è più di un semplice restyling. Fly 62 evolve il flybridge adottando soluzioni inedite per rispondere al desiderio dell’armatore contemporaneo di avvicinarsi ancora di più al mare, ma senza per questo costringerlo a rinunciare alle comodità offerte da questa configurazione di motor yacht, tradizionalmente scelto per le lunghe permanenze a bordo.
L’innovazione principale è la completa riprogettazione del pozzetto, che Azimut ha battezzato Beach Cockpit. Con questo nuovo design, la separazione tra barca e mare non è più netta come sui modelli precedenti, qui lo specchio di poppa si apre completamente verso l’esterno, mentre con un movimento sincrono il divano si abbassa trasformandolo in un ampio prendisole a poca distanza dall’acqua. Ecco che la connessione con il mare adesso è davvero diretta, e senza precedenti in questo segmento. Una nuova configurazione del pozzetto che ne migliora la fruibilità, coniugando comfort e natura.
Il design degli esterni porta la firma di Alberto Mancini e si evolve preservando il carattere sportivo della serie Fly di Azimut, con linee pulite e dinamiche, incorporando le tendenze stilistiche più recenti mutuate anche dal mondo dell’automotive e dalla rivoluzione funzionale ed estetica dei suv. Ecco quindi i volumi della sovrastruttura spostarsi verso prua per privilegiare gli spazi del pozzetto, conferendo all’insieme un carattere distintivo e moderno. Nuova linea anche per l’hardtop, con il rollbar che non è più inclinato in avanti come negli altri fly, sviluppandosi invece verticalmente, apparentemente meno sportivo, ma in coerenza con la linearità di tratto che caratterizza il disegno orizzontale delle vetrature a scafo.
Per gli interni Azimut ha scelto di rinnovare la collaborazione con Fabio Fantolino, architetto e designer torinese che ha debuttato nel settore della nautica proprio con Azimut progettando l’interior design del Fly 72. Fantolino ha ideato spazi aperti e privi di ostacoli visivi che esaltano la sensazione di vicinanza con il mare, interpretando gli ambienti interni con un design pulito, con pochi dettagli essenziali e focalizzandosi su funzionalità ed estetica. La sensazione di relax è accresciuta dallo schema dei colori, neutri e delicati, impiegando per i rivestimenti materiali come il rovere chiaro impreziosito da decorazioni ad effetto cannettato, mentre per le pareti sono stati utilizzati pannelli con una texture di tessuto chiaro.
Il layout massimizza e ottimizza gli spazi, pensati per accogliere comodamente a bordo sei persone. Il pozzetto, oltre ad avere l’esclusivo divano convertibile in prendisole che si avvicina all’acqua, possiede anche una zona lounge/pranzo sviluppata intorno a un divano ad angolo fronte mare.
Entrando nel salone si ha la sensazione di trovarsi su un’imbarcazione di dimensioni superiori, non a bordo di un 62 piedi. L’ambiente risulta nel complesso accogliente, rilassante, e soprattutto molto luminoso grazie alle grandi finestrature che avvolgono il salone. Sul lato di dritta troviamo una zona caffè/pranzo con tavolo regolabile in altezza, mentre sul lato opposto trova spazio la galley, dal design perfettamente integrato con il resto del salone e strategicamente posizionata per servire agevolmente sia la zona interna che quella esterna.
Più avanti, in posizione leggermente rialzata, il salone prosegue con l’ampia zona lounge composta da doppi divani fronteggianti, con quello sul lato di sinistra più ampio e sviluppato a forma di L. La TV a grande schermo, ben posizionata, scompare nel suo alloggio, in modo da non interferire con le viste sul mare quando non è in uso.
La zona più a prua del salone, sul lato di dritta, è dedicata al governo dell’imbarcazione attraverso una moderna plancia di comando.
Il lower deck accoglie tre cabine ospiti per un totale di sei posti letto, realizzate con la stessa continuità di design che caratterizza il salone. Una volta scese le scale, si raggiunge per prima la cabina guest, composta da doppi letti gemelli. Purtroppo gli spazi non hanno consentito di ricavare un bagno en-suite, ma il dayhead è a brevissima distanza, esattamente di fronte alla cabina. A prua troviamo la VIP, spaziosa e luminosa, completa di un bagno di dimensioni generose. All’armatore è riservato lo spazio più ampio, a centro barca. La sua cabina include letto matrimoniale, posizionato trasversalmente in modo da garantirgli un risveglio godendo della magnifica vista sul mare, oltre a un piccolo divano e angolo vanity, ed ovviamente bagno en-suite.
Ulteriori due posti letto sono dedicati all’equipaggio, in prossimità della sala macchine, con accesso separato.
Il flybridge è la spettacolare posizione panoramica per godersi il piacere della navigazione e delle soste in rada. Gli spazi sono razionalmente e progressivamente divisi in zona lounge, pranzo e sole, con l’hardtop apribile che protegge dai raggi solari sia la timoneria che il divano a C su cui si sviluppa l’area dining.
Altro importante spazio all’aperto altamente vivibile è il ponte di prua, dove è stata ricavata un’altra zona lounge e pranzo, convertibile in spazio prendisole, luogo ideale quando si desidera maggiore privacy durante le soste in porto o per godersi la brezza marina durante la navigazione.
L’innovazione del Fly 62 continua anche per quanto riguarda la motorizzazione, abbandonando la classica trasmissione in linea d’asse per la più performante propulsione IPS. Sono disponibili due motorizzazioni Volvo Penta IPS, 800 o 900 hp, in grado di spingere lo yacht fino a una velocità massima di 32 nodi, prestazioni ottenute anche grazie all’uso esteso del carbonio, che ha permesso di alleggerire il peso di sovrastruttura e flybridge.
Fly 62 porta con sé tanta innovazione senza per questo snaturare la configurazione flybridge. Attualmente è l’unico modello della serie Fly ad avere il Beach Cockpit, ma se il mercato premierà questa nuova soluzione è ipotizzabile che sarà una caratteristica condivisa dalla serie Fly di prossima generazione.