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Il governo ellenico si prepara a soluzioni per contenere i flussi eccessivi di turisti nelle isole di Santorini e Mykonos, attraverso l’introduzione di una tassa di 20 euro per ogni crocierista che visiterà queste destinazioni in alta stagione estiva.
A darne notizia è il primo ministro della Grecia, Kyriakos Mitsotakis, in occasione di una conferenza stampa indetta per annunciare le principali politiche economiche in programma per il 2025, precisando che il fenomeno dell’overtourism nel paese non è una problematica diffusa, ma localizzata in alcune specifiche destinazioni e in alta stagione. In particolare è il traffico crocieristico concentrato nelle isole di Santorini e Mykonos ad aver spinto il governo a introdurre questa nuova tassa.
Una parte delle nuove entrate erariali saranno restituite alle comunità locali per investimenti in infrastrutture. Il governo ha inoltre in programma di regolamentare il numero di navi da crociera che arrivano contemporaneamente in determinate destinazioni, mentre sulle isole dovranno essere imposte normative per proteggere l’ambiente e limitare gli sprechi delle risorse idriche.
Contribuendo a circa il 25% dell’economia greca, il turismo è un settore cruciale per il paese, che continua a riprendersi da una prolungata crisi economica, con entrate che hanno raggiunto i 20 miliardi di euro nel 2023 grazie a 32,7 milioni di arrivi, già cresciuti del 16% nella prima metà del 2024. Tuttavia, destinazioni popolari come Santorini, che ospita solo 20.000 residenti, hanno dovuto affrontare una pressione crescente da parte del turismo di massa, con conseguenti proteste e malumori da parte dei residenti.