Crociere Classiche
La Astoria va all’asta, forse è arrivata la fine per la nave da crociera più vecchia del mondo
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Questa volta potrebbe essere davvero la fine per la Astoria, che con i suoi 77 anni di servizio è da molti considerata la nave da crociera più vecchia del mondo. Il tribunale distrettuale di Rotterdam ha infatti ordinato la vendita della nave all’asta il prossimo 17 giugno. Il ricavato della vendita servirà per ripagare le spese di attracco a Rotterdam, località in cui si trova la nave dal dicembre 2020.

Mentre navi da crociera molto più giovani e dal design accattivante hanno già terminato la loro esistenza, per qualche strano motivo la Astoria è riuscita sempre a salvarsi dai cantieri di demolizione, nonostante una travagliata esistenza, tra incidenti e sfortunati destini delle compagnie a cui è appartenuta. 77 anni sono tanti, ma vale la pena ripercorrerli per comprendere meglio la storia di questa nave.

Ordinata dalla Swedish American Line alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tra il 1948 e il 1960 ha servito la compagnia marittima svedese come Stockholm, divendendo tristemente celebre per aver speronato nel 1956 l’Andrea Doria causandone l’affondamento. Progettata per operare tutto l’anno nel servizio di linea atlantico, con i suoi 160 metri di lunghezza, una stazza lorda di poco superiore alle 12.000 tonnellate e una capacità di 390 passeggeri, era solo un piccolo e funzionale transatlantico, con un livello di lusso inferiore rispetto agli standard della compagnia. Con il refit del 1953 fu ampliata la capacità da 390 a 548 passeggeri, chiudendo gli spazi aperti di poppa e di prua del ponte A e convertendoli in cabine passeggeri. Poi, con un successivo refit completato nel 1957, fu migliorata l’offerta di intrattenimento, aggiungendo un cinema a prua della sovrastruttura principale e una piscina a poppa.


Stockholm

Seguì il primo passaggio di proprietà. Nel 1960 fu venduta a un gruppo della Germania dell’Est che la ribattezzò Volkerfreundschaft per organizzare crociere sovvenzionate dallo stato, ospitando principalmente sindacalisti e membri del partito, ed effettuando scali in paesi socialisti. A bordo non mancavano membri del servizio segreto della DDR che sorvegliavano il corretto svolgimento delle operazioni e comportamenti dei passeggeri. Pare che in quegli anni solo un passeggero riuscì a fuggire verso la Repubblica Federale Tedesca, lanciandosi in mare. La nave fu anche noleggiata da compagnie occidentali per il servizio crociere, come già accadeva per le navi passeggeri sovietiche.

Nel 1985 la nave fu venduta alla panamense Neptunus Rex Enterprises. Ribattezzata Volker, in un primo momento fu lasciata in disarmo a Southampton. Soltanto l’anno successivo fu trovato un impiego per la nave, divenendo la Fridtjof Nansen per accogliere i richiedenti asilo ad Oslo.

Considerata l’età della nave e la destinazione d’uso, era lecito pensare che l’ex Stockholm fosse ormai vicino alla fine dei suoi giorni. Ma da tempo abbiamo ormai imparato che nulla è scontato in questo affascinante mondo delle crociere.

Nel 1989 infatti si palesò la StarLauro che acquistò la nave con l’obiettivo di trasformarla in una elegante nave da crociera. Era la fine degli anni Ottanta e le conversioni navali nel comparto delle crociere erano una pratica non rara in quel periodo.  

Ma i progetti cambiarono e la nave fu venduta alla genovese Nina prima dell’avvio dei lavori. Nel capoluogo ligure la nave fu completamente sventrata.


Italia I durante i lavori di ricostruzione della nave.

© Angelgreat/Creative Commons

Tutto fu asportato, arredi, lamiere, motori, e ricostruita con nuove sovrastrutture, layout ed equipaggiamenti. Già battezzata Italia I, nel 1994 emerse dal cantiere come Italia Prima, mostrando un design completamente diverso, con forme marcatamente più squadrate rispetto a quelle originarie, fatta eccezione per la poppa rimasta tonda, ma abbruttita da un vistoso quanto funzionale ducktail. Esteticamente bisogna riconoscere che non era all’altezza di tante altre navi da crociera costruite in quel periodo. Gli interni invece mettevano in mostra tutta l’eleganza italiana di quegli anni: marmo, cromature, superfici specchiate, con un layout che valorizzava gli spazi limitati dalle dimensioni ridotte della nave, sia nelle aree comuni che in quelle private.


Atrio, ponte4 (Mediterranean).

© CMV

L’Italia Prima riscosse da subito un enorme successo ed una grande popolarità, ma la gestione di Nina non durò a lungo. L’anno successivo la nave fu noleggiata per un periodo di cinque anni dal tour operator tedesco Neckermann Seereisen, che tuttavia sciolse il contratto di charter già all’inizio del 1998.


Italia Prima nel 1994.

© Carlo Martinelli

Dopo un breve periodo di disarmo la nave fu utilizzata come hotel durante l’Expo 98 a Lisbona seguito da un nuovo contratto di noleggio con Valtur Tourist. Ribattezzata Valtur Prima, offriva itinerari nei Caraibi con partenze da Cuba.

Gli attacchi dell’11 settembre 2001 e tutti i problemi che derivarono per il comparto turistico acuirono le difficoltà finanziarie di Valtur, che prima sospese le operazioni e poi vendette la nave l’anno seguente a Festival Crociere. Ribattezzata Caribe, la compagnia italo-greca continuò ad effettuare crociere a Cuba fino al fallimento della compagnia, avvenuto nel 2004.

L’impostazione classica della nave si inseriva bene nella flotta di Classic International Cruises, che la acquisì ribatezzandola Athena. Negli anni successivi la nave fu noleggiata anche da altri operatori per il mercato tedesco. Ma con la scomparsa del fondatore della compagnia, nel 2012, anche Classic International Cruises sparì.

Le navi di Classic International Cruises confluirono così nella Portuscale Cruises l’anno seguente, e la Athena divenne la Azores. La nave fu anche utilizzata per brevi periodi da tour operator europei, fino a che nel 2016 la britannica Cruise & Maritime Voyages non firmò un contratto di charter pluriennale e la nave assunse finalmente il nome Astoria.


Astoria nel 2017.

© Niels Johannes (CC BY-SA 4.0)

Il contratto doveva terminare nel 2020, ma la pandemia di COVID-19 anticipò i tempi e sia Cruise & Maritime Voyages che Portuscale Cruises non sopravvissero per poter vedere la Astoria prendere nuovamente il mare.

Dal dicembre 2020, la Astoria si trova in disarmo a Rotterdam in attesa di un destino. L’ultima concreta manifestazione di interesse per la nave risale al luglio 2021, quando Brock Pierce, miliardario statunitense attivo nel campo delle criptovalute, attraverso la sua azienda Roundtable ha comprato la Astoria con l’intenzione di rimetterla in servizio, per poi rendersi presto conto che avrebbe dovuto affrontare costi eccessivi, viste le condizioni e l’età della nave.

La Astoria era così stata messa all’asta già nel 2021 con un’offerta minima di 10 milioni di euro, senza tuttavia ricevere offerte sufficienti. Nel dicembre 2022, tramite la piattaforma di vendita Yachtworld, il prezzo di vendita era stato dimezzato, senza successo. Nel 2023 si vociferava che la nave fosse stata venduta per essere demolita, ma i proprietari hanno smentito la notizia affermando che stavano ancora lavorando ai piani per il futuro della nave.

L’avventuriero olandese Bob Thissen, celebre per le sue esplorazioni in siti urbani abbandonati, nel 2024 ha pubblicato sul suo canale YouTube un video tour della Astoria che testimonia il degrado della nave.

Martedì 17 giugno vedremo cosa accadrà alla Astoria. A causa dell’età avanzata, del lungo disarmo e delle condizioni in cui versa la nave, è altamente probabile che l’interesse verso la nave potrà essere solo quello dei cantieri di demolizione. Ma mai dire mai. Tra una settimana sapremo cosa ne sarà della Astoria.

AGGIORNAMENTO: ASTORIA VENDUTA PER 200.000 EURO

18 giugno 2025. Secondo media olandesi la Astoria sarebbe stata venduta all’unico acquirente che ha presentato un’offerta al prezzo di riserva: appena 200.000 euro. Al momento non si hanno notizie sul nuovo proprietario della nave e quali siano i suoi progetti.

AGGIORNAMENTO: LA ASTORIA SARA’ DEMOLITA

19 giugno 2025. Si apprendono nuove notizie sul destino della nave. L’acquirente sarebbe la belga Galloo, azienda operativa nel settore del recupero, trasformazione e riciclo di metalli e plastiche. La nave dovrebbe essere trasferita nel mese di luglio presso il cantiere di smantellamento di Gand.

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