Crociere Luxury
Regent Seven Seas e Oceania Cruises reintroducono gli scali in Turchia
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In occasione della presentazione alla comunità  finanziaria di trimestrale e risultati 2018 del gruppo Norwegian Cruise Line Holdings, che per il quinto anno consecutivo si sono conclusi per gli azionisti con rendimenti a due cifre, il presidente e CEO Frank Del Rio ha annunciato la reintroduzione degli scali in Turchia per i brand Regent e Oceania, per un totale di 12 partenze estive nel 2019 e altre 20 per l’anno successivo.

Le crociere del gruppo NCLH con itinerari nel Mediterraneo Orientale sono state accolte molto positivamente dal mercato. Tutte le partenze del 2019 che includono scali in Turchia registrano sia tassi di occupazione che tariffe superiori rispetto ad ogni altro itinerario del Mediterraneo.

«Quando parliamo di Mediterraneo Orientale, la Turchia è la destinazione chiave, ma è stata alquanto interdetta dal settore negli ultimi due anni. Perciò il fatto che i consumatori nord-americani, che sono quelli con il maggior numero di prenotazioni di crociere nel Mediterraneo Orientale, sembrano avere intenzione di voler ritornare in questa regione e sono disposti a pagare prezzi superiori, preannuncia un 2020 molto positivo», ha commentato Frank Del Rio.

Secondo il numero uno di Norwegian Cruise Line Holdings occorrerà ancora del tempo prima di assistere ad una seria ripresa dell’attività crocieristica in Turchia. Ma è convinto che dal 2020 gli spiegamenti delle flotte nella regione aumenteranno e saranno ancora più marcati nel 2021.

«Come sapete, quando il Mediterraneo Orientale va bene, è valido come tutti gli altri itinerari se non è addirittura il migliore di tutti», ha aggiunto Del Rio.

Fino al 31 dicembre 2019 è attivo un programma di incentivi del governo turco per il rilancio dell’attività crocieristica nei porti nazionali, per un importo pari a 45 dollari a passeggero in bassa stagione, 35 dollari in media stagione e 25 dollari nel periodo estivo. A questo va ad aggiungersi un ulteriore bonus del 50% nel caso di imbarchi e sbarchi effettuati in un porto turco.

SICUREZZA

Lo stato di emergenza in Turchia, dichiarato dalle autorità a seguito del tentato golpe militare del luglio 2016, è giunto a scadenza il 19 luglio 2018. L’apparato di sicurezza nel Paese resta tuttavia visibilmente rafforzato, con controlli concentrati specialmente nelle aree di particolare cautela.
A causa dei decreti adottati durante lo stato di emergenza, possono ancora essere effettuati arresti, anche di cittadini stranieri, senza chiare motivazioni e non sempre è consentito di contattare il proprio Consolato o Ambasciata, anche per periodi prolungati.

In varie parti del Paese si susseguono ormai da tempo attentati terroristici di diversa matrice. Il livello di allerta e le misure di sicurezza sono state pertanto rafforzate e mantengono un esteso monitoraggio della situazione. Sono segnalate a rischio di attentato terroristico le infrastrutture di trasporto pubblico, tra cui gli aeroporti e la rete metropolitana e di trasporto urbano di Istanbul, i luoghi di culto e ogni altra sede avente carattere religioso. Non vengono esclusi dai luoghi di attenzione anche locali notturni (ricordiamo la strage di Capodanno 2017 alla famosa discoteca Reina, che oggi non esiste più) e luoghi di aggregazione come centri commerciali, ristoranti e alberghi.

Per quanto concerne la criminalità comune, come al solito è necessario prestare un ragionevole livello di attenzione ed adottare le consuete precauzioni.

SONDAGGIO

Sei favorevole alla reintroduzione degli scali in Turchia?

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Fonti: Norwegian Cruise Line Holdings, Viaggiare Sicuri

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