Passerelle a scomparsa per il nuovo terminal crociere di Istanbul

Porti e Destinazioni

8 Maggio 2017 di Redazione Crociere 112

Gli studi di architettura Dror + Gensler hanno vinto il concorso di idee per il nuovo terminal crociere di Istanbul che sarà realizzato al Galataport, nel cuore della città turca. Un concentrato di innovazione assoluta che mira alla massima valorizzazione del territorio.

L’installazione sorgerà su un’area di 110.000 metri quadrati inserita nella città vecchia affacciata sul Bosforo. Comprenderà due grandi banchine e una serie di edifici di importanza storica e contemporanea, tra cui un nuovo museo di arte moderna.
Il fulcro dell’innovazione del progetto consiste nell’introduzione delle passerelle idrauliche a scomparsa. Destinate alle operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri, quando non saranno utilizzate scompariranno completamente trovando alloggio in diverse botole ricavate sotto la passeggiata. Rispetto agli scalandroni fissi, la soluzione sotterranea pensata da Dror + Gensler in collaborazione con la BEA di Miami occuperà molto meno spazio: soltanto 3,5 metri di larghezza, che permetteranno di recuperare circa 60.000 metri quadrati di litorale.

Sui circa 1,2 chilometri di lungomare, che attualmente sono in buona parte interdetti al pubblico, sorgerà un’area pedonalizzata con aree verdi progettate per integrarsi con il tessuto urbano esistente, che offrirà nuovi servizi come negozi, ristoranti, attrazioni culturali e uffici.
Piccoli edifici fiancheggeranno stradine che scenderanno fino al lungomare, offrendo terrazze panoramiche a varie altezze. Grandi piazze con monumenti si apriranno verso il mare regalando al pubblico una piacevole esperienza di relax e scoperta.

Dror Benshetrit dello studio Dror ha commentato: «Con la collaborazione dei nostri partner, siamo stati in grado di rilocare il terminal crociere in modo inedito e di realizzare un progetto che rispettasse il tessuto culturale di Istanbul. Il nostro desiderio è che l’area rivitalizzata riconnetta residenti e turisti con la natura, arricchendo la loro vita sociale e, infine, migliorando il loro benessere».