Porti e Destinazioni
La navigazione del Canale di Panama, un’esperienza assolutamente unica
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Attraversare un canale a bordo di una nave da crociera è sempre un’esperienza affascinante, grazie al contatto ravvicinato con il territorio effettuato in tutta sicurezza ed il lento scorrere dei paesaggi. Tra i canali più famosi ed incantevoli del mondo c’è sicuramente quello di Panama.

Si tratta di una striscia di terra lunga 80 chilometri strappata via dall’uomo alla giungla 105 anni fa e che collega l’Atlantico al Pacifico in un magnifico scenario in cui natura e progresso cercano una convivenza, tra le urla lontane delle aluatte ed i “muli elettrici”, le locomotive che guidano le navi per mezzo di cavi attraverso una serie di chiuse e laghi artificiali.

«Una crociera nel Canale di Panama è diversa da qualsiasi altra si possa fare», afferma Colleen McDaniel, caporedattrice di Cruise Critic e grande appassionata di crociere nel Canale di Panama. «L’attrazione principale è proprio il transito del canale, e avere la possibilità di farlo su una nave è assolutamente un’esperienza incredibile. Ci si può sistemare in uno dei punti di osservazione ed ammirare questa meraviglia della tecnica sia di fronte che al centro. Non è possibile replicare questa esperienza con una visita a terra».

Le crociere che includono nei loro itinerari il transito del Canale di Panama partono dai porti di Florida e California come Fort Lauderdale e Los Angeles, oltre anche ad altre località di Stati Uniti, Canada ed Europa, dall’inverno alla primavera. La maggior parte di queste crociere ha una durata minima di 10 giorni.

E’ possibile partire sia per un passaggio completo dall’Atlantico al Pacifico (o viceversa) che per un transito parziale imbarcandosi dalla Florida, un’esperienza di viaggio, quest’ultima, che permette di conoscere alcune delle chiuse del canale e il bellissimo lago artificiale Gatun Lake, una via d’acqua circondata dalla foresta pluviale e la sua fauna.

Sia il transito completo del canale che quello parziale presentano vantaggi, e McDaniel consiglia di valutarle attentamente entrambe per scegliere la crociera più adatta ai propri desideri. «Raccomando anche di familiarizzare sempre con la storia del Canale di Panama», aggiunge la caporedattrice. «Il transito è davvero un’esperienza fantastica, e lo è ancora di più se si conosce tutta la storia».

La storia del Canale di Panama ha inizio nel XVI secolo, quando gli spagnoli stavano studiando una via alternativa per portare in patria l’oro e l’argento dal Pacifico senza dover passare per Capo Horn, all’estremità del Sud America. Ma conclusero che l’impresa non era fattibile.
I primi lavori per la costruzione del canale furono avviati soltanto nel 1880 dai francesi. Il loro obiettivo era quello di diventare il paese più potente del mondo creando una nuova rotta commerciale. L’impresa fallì, così gli Stati Uniti entrarono in campo raccogliendo quella ardua sfida tecnica e umana. Il 15 agosto 1914, dopo molti anni di lavori e migliaia di vite sacrificate, il Canale di Panama venne finalmente inaugurato.

Fino al giugno 2016 solo le navi lunghe fino a 294 metri e larghe al massimo 32 potevano entrare nelle chiuse. Con la conclusione dei lavori di ampliamento del canale, durati quasi 9 anni e costati 5,4 miliardi di dollari, tali limiti sono stati superati permettendo adesso il transito anche delle gigantesche unità Neo-Panamax, per una lunghezza massima di 366 metri e una larghezza di 49.

La prima nave da crociera che ha attraversato il Canale di Panama è stata la Princess Italia da 12.263 tonnellate di stazza lorda nel 1967. Princess Cruises è la compagnia dei primati nel Canale di Panama: è stata la prima a portarci una nave da crociera e, 50 anni più tardi, la prima ad attraversarlo con una nave post-Panamax, la Caribbean Princess da 112.894 tonnellate.
Princess Cruises propone oggi la più ricca offerta del mercato: per la stagione in corso, ben cinque delle sue navi sono impegnate in itinerari nel canale.

«Ammiriamo qualcosa costruito oltre 100 anni fa e che funziona esattamente nella stessa maniera in cui operò il primo giorno», dichiara Lance Schuler, direttore di crociera e di viaggio per Holland America Line, con alle spalle oltre 100 transiti nel canale.

Schuler non si annoia mai del lungo viaggio attraverso il canale, che richiede dalle 8 alle 9 ore di viaggio. «Amo stare all’esterno sul ponte, guardare le operazioni, salutare i piloti dei muli. Si è in un posto meraviglioso, un sito patrimonio dell’UNESCO ed una delle più grandi imprese di ingegneria mai realizzate».
Il traffico nel canale contribuisce poi a rendere più emozionante il viaggio. «Dietro può esserci un’altra nave da crociera», continua Schuler. «Sono stato vicino ad un sottomarino e a grandi velieri. E’ divertente perché tutti stanno sul ponte a scattarsi foto a vicenda».

Gli itinerari sono vari, ma in ogni caso si ha sempre l’opportunità di conoscere le diverse culture del Centro e Sud America, oltre anche ad alcune delle migliori spiagge dei Caraibi. Per esempio si può ammirare la foresta pluviale dall’alto avvistando i bradipi e le altre specie animali della Costa Rica, passeggiare sulle spiagge di sabbia corallina e godersi le acque cristalline di Seven Mile Beach a Grand Cayman, osservare i fenicotteri e le altre 1900 specie di uccelli della Colombia.

Ci sono anche giornate di navigazione che permettono più relax godendosi a lungo tutti i servizi della nave. Non mancherà comunque l’occasione di scoprire meglio la regione visitata grazie alle speciali attività organizzate dallo staff di bordo focalizzate sulla cultura, le tradizioni e la cucina locale. Inoltre, durante il transito, un esperto del Canale di Panama racconta la storia e i fatti del sistema di chiuse.

Nei transiti parziali, la nave può sostare in rada al Gatun Lake ed offrire escursioni che possono includere attività di kayak o la visita di un’isola abitata da migliaia di scimmie cappuccine e altre specie.

L’escursione preferita da Schuler porta gli ospiti in canoa fino al Fiume Chagres per visitare un villaggio di capanne dei nativi Emberá costruito su palafitte, i quali si esibiscono in una competizione di danze. Gli Emberá sono un popolo che mantiene vive le tradizioni precoloniali e che conduce uno stile di vita rispettoso della foresta pluviale.

La crociera potrebbe portare anche a conoscere i luoghi coloniali di Panama City del Miraflores Locks Visitor Center o la biodiversità del Biomuseo disegnato da Frank Gehry, affiliato allo Smithsonian Institute.

McDaniel sostiene che, per la maggior degli ospiti, la vera attrazione principale è comunque il transito del canale. «Ci sono parecchie destinazioni che si vedono meglio dalla nave ed il Canale di Panama è una delle migliori. Se si è interessati a conoscerlo in prima persona, non c’è assolutamente nulla di meglio da fare che partire per una crociera».

Le crociere nel Canale di Panama rappresentano un buon acquisto ed ampliano i tipici itinerari ai Caraibi o nella Riviera Messicana, aggiunge McDaniel. «La qualità di queste crociere è eccellente. Lungo il percorso i passeggeri possono visitare porti unici. Molti di questi non si trovano negli itinerari tradizionali. In più, abbondano di opportunità di arricchimento culturale ed educativo, che è quello che la gente desidera quando attraversa il Canale di Panama. E’ quel genere di viaggio di cui ne parleranno per tutta la vita».

Fonte: Carnival Corporation

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